Si apre, così, ufficialmente la stagione dichiarativa 2018.
Certificazione unica: novità e aggiornamenti
Ufficiali i modelli Cu (ordinario e sintetico) riguardanti la certificazione dei redditi di lavoro dipendente equiparati e assimilati, dei redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché dei corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi, relativi al periodo d’imposta 2017, del frontespizio per la trasmissione telematica e del quadro CT, corredati dalle relative istruzioni e specifiche tecniche per la trasmissione (provvedimento 15 gennaio 2018).
Ecco le novità più importanti:
Dichiarazione semplificata, modello 730
In rete da prima di Natale, anche la bozza del 730 diventa definitiva – non senza qualche aggiustamento apportato dalla legge di bilancio 2018. È disponibile da oggi – sul sito – il nuovo modello, con relative istruzioni, approvato con il provvedimento 15 gennaio 2018, per assolvere gli obblighi fiscali, ai fini Irpef, senza fare calcoli e con la possibilità di ricevere automaticamente l’eventuale rimborso in busta paga.
Di seguito evidenziamo le maggiori novità:
La dichiarazione dei sostituti d’imposta
Oltre agli adeguamenti normativi, il modello 770/2018 – approvato con le relative istruzioni – (provvedimento 15 gennaio 2018) è caratterizzato da ritocchi finalizzati ad alleggerire ulteriormente i sostituti d’imposta tenuti all’adempimento dichiarativo. In sintesi, queste, le principali novità:
Nuovo format per Cupe
Si adegua alle modifiche apportate dal decreto Mef dello scorso 26 maggio, il nuovo schema di certificazione degli utili e dei proventi equiparati corrisposti (Cupe). Approvato, insieme alle relative istruzioni, con il provvedimento 12 gennaio del direttore dell’Agenzia delle entrate, prende il posto del precedente.
In particolare, in base alle nuove disposizioni, gli utili derivanti dalla partecipazione in soggetti Ires e i proventi equiparati derivanti da titoli e strumenti finanziari assimilati alle azioni, formati con utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, concorrono alla formazione del reddito complessivo nella misura del 58,14%, se relativi a:
Il Cupe rilasciato deve seguire esattamente lo schema approvato. È ammessa, invece, una veste grafica diversa e la sottoscrizione attraverso sistemi di elaborazione automatica. Le certificazioni consegnate precedentemente alla data del provvedimento sono valide sempre che contengano i dati previsti dalla versione aggiornata.
Iva ordinario, base e…
Conclusa la fase di rodaggio anche per i due modelli Iva/2018 (provvedimento 15 gennaio 2018), l’ordinario (istruzioni) e il base (istruzioni). Le nuove di quest’anno investono il frontespizio e, come sempre, i quadri coinvolti dalle novità normative. In particolare, dalla pagina dedicata ai dati anagrafici è stato eliminato il campo per la firma del rappresentante dell’ente o della società controllante in caso di liquidazione Iva di gruppo: la legge di bilancio 2017 ha, infatti, abrogato la disposizione che prevedeva la presentazione, da parte della controllante, delle dichiarazioni annuali delle controllate.
In più, dato che dal 2018 non sarà più possibile comunicare l’opzione, inviando il modello ad hoc (Iva 26), le controllanti potranno indicare la scelta per l’esercizio congiunto direttamente nel quadro VGdella dichiarazione annuale. Nello stesso quadro, da un lato sono stati eliminati i campi utili a identificare le partecipanti, dall’altro sono stati introdotti due nuovi spazi, “ingresso” e “fuoriuscita” per gestire i casi di adesione o abbandono sin dall’inizio di ciascun anno d’imposta. Sempre nell’ambito dell’Iva di gruppo, nel quadro VX sono stati previsti nuovi righi (VX7 e VX8) dove le controllate possono riportare l’Iva dovuta o a credito da trasferire alla controllante. Nel quadro VK è stato aggiunto il rigo VK28 per l’indicazione dei dati relativi all’acconto, che ciascuna società partecipante comunica alla controllante per il calcolo dell’acconto complessivo.
Fuori dal “gruppo”
Per l’esposizione delle cessioni e degli acquisti effettuati con lo split payment, riguardanti non solo le pubbliche amministrazioni ma anche i soggetti elencati al nuovo comma 1-bis dell’articolo 17-ter del Dpr 633/1972, nel quadro VJ è stato rinominato il rigo VJ18. E ancora, VH, da quest’anno, va compilato esclusivamente per inviare, integrare o correggere i dati omessi, incompleti o errati nelle comunicazioni delle liquidazioni periodiche (risoluzione 104/2017). Il quadro VL, al rigo VL30, oltre all’imposta versata risultante dalle liquidazioni periodiche, accoglie un nuovo campo per l’indicazione dell’importo dovuto. Il maggiore dei due importi partecipa al conguaglio Iva annuale.
Infine, nel quadro VO, è stato inserito il rigo VO26, che le imprese minori devono utilizzare per comunicare l’opzione finalizzata a tenere i registri Iva senza le annotazioni relative a incassi e pagamenti. Per chiudere l’argomento Iva, con provvedimento sempre del 15 gennaio, è approvato invece, con le istruzioni, il modello Iva 74-bis quello riservato ai curatori fallimentari e ai commissari liquidatori che entro quattro mesi dalla nomina devono dichiarare i dati Iva relativi alla parte dell’anno d’imposta antecedente l’apertura della procedura concorsuale.
Fonte: Fisco Oggi, Rivista Telematica dell'Agenzia delle Entrate